"Elogio dell'Amor Miope"
Ma, che cos’è l’Amor?
La domanda è universale e la risposta cambia nel tempo. Occorre chiederlo al vento, che tutto muove, tutto mescola e tutti fa incontrare.
L’Amor è cieco, o quantomeno miope. Attraverso il suo velo, ammorbidisce i contorni, nasconde le imperfezioni e lascia spazio all’immaginazione e ai sogni.
La cruda realtà è fatta per la scienza; per l’Amor, la poesia e la bellezza, la realtà si trasfigura e fluisce in luce, colore, intreccio di luci e colori, che sfumano l’un sull’altro, in un impasto ovattato di forme e pensieri, indefiniti, per divenire emozione.
L’Amor, la poesia e l’arte, a volte, creano un nuovo mondo: effimero, sfumato, incerto, come le opere di impressionisti quali Monet, Degas, Renoir, che da miopi, ci hanno restituito immagini di persone, luoghi e paesaggi privi di dettagli e particolari; ci hanno regalato un immaginario fatto di sensazioni, suggestioni, impressioni; un mondo diverso, rarefatto, soffice come le nuvole, che suggerisce ma non rivela e che costringe ad un continuo intuire, ad un costante decifrare le forme percepite, sino a comporre un quadro d’insieme, che possa riconoscersi nel mondo reale.
Allo stesso modo, le immagini proposte in questo progetto, raccontano una storia d’Amor dentro una cornice di scene, luoghi e paesaggi; velano e sfumano difetti, sui quali il vero Amor, come il miope, non posa il suo sguardo indagatore ma anzi, attraverso una differente percezione visiva, che tutto appanna, trasforma quei difetti in un paradiso di luci e colori, in un sogno di poesia e bellezza, orientato verso un universo incantato, di polvere di stelle e miele, in cui immergersi per trovare rifugio e protezione da una realtà spesso impietosa, in grado di ferire gli occhi e, con gli occhi, lo spirito.
Video progetto fotografico:
vai sulla barra menù alla voce "videos"
moretesto_descrittivo.pdf (52.04 KB)